Troviamo infine un alberghetto a Saskobyng, paesino di poche anime, grazie alle informazioni di un ubriaco che troviamo sulla strada, che, con evidente sforzo, parla in inglese sufficientemente bene da farsi capire. L’alberghetto è nella piazza del paesino; è una casa gialla dal tetto spiovente, antica, ma ristrutturata: sembra una casina da fiaba di Andersen.

Lo stesso proprietario assomiglia in modo sorprendente al papà di Hansel e Gretel che da piccina vedevo illustrato in un vecchio libro di fiabe...in realtà la notte questo posto assume qualcosa di sinistro. Sarà che in giro per il paese non vediamo nessuno, sarà l’arredamento decisamente kitch della sala da pranzo: un trionfo di tappezzeria di broccato in velluto amaranto a coprire interamente le pareti, la scarsa luce sul bancone della reception, quest’omino con il sorriso un po’ viscido che ha tutta l’aria di non veder l’ora di fregarsi le mani in nostra assenza...comunque restiamo, malgrado il prezzo decisamente alto...
La mattina a colazione cerchiamo di mangiare il piu’ possibile per ammortizzare i 90 euro spesi per la camera e poi partiamo per raggiungere la Svezia; Copenhagen la visiteremo al ritorno.
Da Copenhagen si può raggiungere la Svezia attraverso un ponte, attualmente il piu’ lungo d’Europa, che collega la capitale danese con Malmo. Percorrerlo costa intorno ai 30 euro e necessita di un quarto d’ora circa per attraversarlo (se non ricordo male). Nel tratto iniziale si percorre una galleria che passa sotto il mare: la cosa mi inquieta un po’, ma per fortuna è di breve durata. Il tratto successivo è spettacolare: viaggiamo sospesi sul mare, appena sorretti da fili sottili appesi al cielo.

In pochi minuti siamo in Svezia.
Cominciamo appena ad orientarci che dobbiamo subito scegliere la strada per Stoccolma, dove dovremo imbarcarci per la Finlandia. Purtroppo la “navigatrice” si sbaglia, forse confusa dall’itinerario visto su un giornale, così finiamo per percorrere la strada piu’ lunga e meno agevole, ci troviamo cioè a descrivere il perimetro delle coste svedesi; sono 738 Km per la precisione. Ovviamente non mancano i bei panorami, i boschi sterminati, laghetti e fiordi, ma così non faremo che ritardare l’arrivo in Finlandia.
Via via, incontriamo piccolissimi villaggi di 4 o 5 case ed in loro prossimità, cartelli impongono di rallentare. Tutti osservano scrupolosamente i limiti di velocità, forse qui le multe sono particolarmente salate!
La strada attraversa paesini fiabeschi. Qui tutto è piccolo, un giocattolo, le case basse sprofondano fino al tetto nei campi di grano; il cielo è grande e basso su queste pianure, con le nuvole che arrivano giu’ fino all’orizzonte.