Superate Berlino ed Amburgo, prima di prendere il traghetto che ci porterà in Danimarca da Puttgarden, facciamo una breve sosta a Lubecca.

La città si presenta ai nostri occhi con due torri antiche, superate le quali attraversiamo un ponticello che ci porta alla strada principale; è moderna e piena di negozi, ma è sufficiente arrivare alla prima traversa per far riemergere ciò che resta del passato. Infatti, in un vicoletto ombroso e stretto, appaiono grandi case dai mattoni rossi con tetti spioventi, che ospitano botteghe artigiane dalle vetrine piene di burattini e marionette di antica fattura.
Proseguendo verso la via piu’ frequentata, notiamo che in questa cittadina sono molti i palazzi d’epoca, spesso disseminati in mezzo ad edifici completamente moderni e negozi che vendono le peggiori sciocchezze e che, nonostante ciò, ci attirano dentro per qualche acquisto assurdo.
L’ ultima passeggiata la riserviamo al lungofiume...ne percorriamo un bel tratto, passando davanti alle casette dai colori pastello che vi si affacciano, rese ancora piu’ belle dalla luce della sera, che rende questo luogo tranquillo e dolce. Davanti alle porte variopinte, si preparano alla cena intere famiglie godendosi la quiete delle sere estive.

Ci rimettiamo in macchina perchè dobbiamo raggiungere Puttsgarden.
Avvicinandoci alla parte piu’ estrema della Germania, incomincia a far capolino il Mar Baltico alla fine di immensi campi di grano ormai maturo. Riusciamo ad arrivare in tempo per l’ultimo traghetto per Rodby (Danimarca); sono quasi le nove. La traversata dura poco meno di un’ora; è piacevole a quest’ora stare sul ponte della nave a guardare il tramonto rossissimo sul mare, con un vento forte che quasi quasi vorrebbe spingerti a entrare in luoghi piu’ riparati...
La traversata costa 48 euro in tutto e niente è lasciato al caso: la biglietteria ti fa incanalare in corsie numerate secondo l’ordine di arrivo, in modo che nessuno possa fare il furbo...e chi lo ha fatto è stato sgamato immediatamente e fatto retrocedere in fondo alla fila, pena la possibile perdita del traghetto.
Appena fuori dalle acque territoriali (dopo circa 17 minuti di navigazione), tutti si fiondano nel piccolo supermercato che si trova a bordo, per comprare alcolici di tutti i tipi approfittando dei “bassi” prezzi. Per noi i prezzi sono del tutto analoghi a quelli dei nostri supermercati, ma qui la vita costa carissima.
Sbarcati a Rodby, andiamo alla ricerca di un alberghetto per la notte, per questo decidiamo di percorrere la strada provinciale anzichè l’autostrada, in direzione Copenhagen, che da qui dista almeno 150 Km, nella speranza di trovare qualche paesino strada facendo che ci possa ospitare.
La strada attraversa paesini fiabeschi. Qui tutto è piccolo, un giocattolo, le case basse sprofondano fino al tetto nei campi di grano; il cielo è grande e basso su queste pianure, con le nuvole che arrivano giu’ fino all’orizzonte.