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Ad almeno 350 km a nord-est rispetto ad
Helsinki, vicino al confine con la Russia, si trova Savonlinna, il
capoluogo della regione dei laghi.
Appena fuori da Helsinki, le strade sono tutte un rettilineo, vie ampie,
con muri di pini e pioppi ai lati, con un sottobosco rigoglioso di felci
ed erica; ogni tanto i boschi si aprono per ospitare campi di grano, qui
non ancora maturo.
Per raggiungere Savonlinna decidiamo di percorrere un itinerario
alternativo, piu’ lungo, ma veramente suggestivo. Una stradina ci
conduce attraverso boschi interminabili, freschi e profumati di terra
bagnata, mentre inizia a piovere forte. La strada ci porta a percorrere
100 km passando su ponticelli sospesi sull’acqua, che via via, svelano
decine e decine di laghi, piccoli e grandi, con sponde sabbiose ed
isolette verdissime. |
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A Savonlinna il tempo è piu’ clemente e
ci concede una tregua. Il paese si trova a cavallo tra due laghi, ospita
spiagge piccole e quasi deserte, circondate da alberi. Percorriamo il
porticciolo per raggiungere il castello di Olavlinna, antica fortezza
ben conservata, che, adagiata su un lago, costituisce la maggiore
attrattiva della città. Il castello è stato ricostruito ed ampliato piu’
volte nel corso dei secoli, ma ha mantenuto un’atmosfera antica e
suggestiva. |
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Fu costruito da Olav Gustavsson nel 1475
per difendere i confini svedesi dalla Russia (all’epoca la Finlandia era
dominio svedese), anche se non si può esattamente dire che sia stata una
fortezza inespugnabile.
Abbiamo una guida che ci racconta aneddoti interessanti sulla vita dei
soldati quasi sempre ubriachi se si tiene conto che, poichè le pietanze
erano molto salate, essi venivano pagati con 5 litri di birra al giorno
e 7 la domenica.
La fortezza ospitava anche qualche donna, che non doveva avere vita
facile all’interno del castello, essendo costretta a vivere rinchiusa in
un’unica stanza dotata di un palo incassato nello spesso muro di pietra,
come protezione dalle centinaia di soldati a guardia della fortezza.
Oggi il castello ospita un festival di danza ed uno di musica operistica
di cui gli abitanti di Savonlinna vanno molto fieri.
Ritorniamo alla macchina che sono le sei passate e decidiamo di
ripercorrere la strada piu’ breve dato che per arrivare a Turku bisogna
percorrere almeno 400 km.
Via via che la sera avanza, il cielo comincia a cambiare velocemente: i
cumuli si stratificano all’orizzonte e la luce tra le nuvole diventa
violacea, spettrale, poi di nuovo dorata, alla fine di un corridoio di
pini ed abeti altissimi e fitti, sempre piu’ scuri in un crepuscolo che
non vuole finire mai.
Andiamo avanti per ore lungo questi rettilinei deserti, con questa luce
strana, un po’ invernale.
Ora mi è facile capire il fascino di questo paesaggio, capace di
insinuare un dolcissimo senso di solitudine, accentuato da queste poche
auto che incroci per strada con i fari accesi, sotto un sole non
tramonta mai, ma resta davanti a noi immobile sull’orizzonte per almeno
due ore. |
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Arriviamo a Turku che sono quasi le
undici, un po’ storditi per questa immersione nella natura finlandese,
che oggi mi sembra ci abbia svelato almeno uno dei suoi segreti. |
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INFO: Per visualizzare le tappe sosta
almeno un secondo sui fiori ... dopodichè cliccaci sopra! |
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