Arriviamo a Dresda verso le sette di sera.
Vicino all’autostrada c’è una zona residenziale, che sembra piena di pensioncine.
E’ una zona molto bella, dall’atmosfera leggermente decadente; le case hanno qualcosa di piacevolmente antico, di vissuto e poi dimenticato.
I giardini che le circondano hanno quella esuberanza tipica delle piante selvatiche con i cespugli di rose traboccanti dai cancelli e fiori di ogni sorta non relegati ad un angolo che rispetti una geometria.
Purtroppo non troviamo da dormire e quindi decidiamo di avvicinarci al centro.
Via via che procediamo lungo la strada si susseguono palazzi grandissimi lasciati andare in rovina, con finestre rotte e porte sbarrate da assi di legno, muri in piedi per metà; dovunque si vedono cantieri, sia fuori che dentro il centro storico. C’è ancora molto da ricostruire qui, anche se il Muro di Berlino è caduto ormai da quindici anni.
Passeggiando nel centro, Dresda ci appare da subito bellissima.
E’ una città in bianco e nero, proprio come Berlino e Praga.
Le piazze e le vie sono ariose, con un sapore antico, nobile e un po’ misterioso.

Accanto ai palazzi antichi ed alle loro guglie che disegnano il profilo di questa città che incanta col suo sapore di passato e di storia recente, convivono bellissimi monumenti ancora semidistrutti dai bombardamenti, e tu cammini tra tutto questo, stregato dal tempo che qui è passato così lentamente.
Anche qui, come a Berlino, l’antico si mescola al moderno senza darsi noia; ci sono quartieri interamente ricostruiti con grattacieli di vetro dalle forme irregolari, cinema dalla foggia insolita e grandi centri commerciali.
Arriviamo al ponte principale che attraversa il fiume Elba; ci ricorda il Ponte Carlo a Praga. Dall’altra sponda, la città ci svela il suo profilo migliore; con i lampioni antichi che si accendono ed il buio che avanza a cancellare ogni modernità e senza le orde di turisti che affollano Praga, resta solo un passato nostalgico, che diventa sempre piu’ reale.

La mattina dopo facciamo un giro nei quartieri al di là del fiume; c’è un bellissimo mercato coperto, dalla struttura antica, dove facciamo colazione e dove vendono, oltre alla frutta e la verdura, specialità russe di tutti i tipi.
Ci rimettiamo in macchina con l’obiettivo di raggiungere la Danimarca entro stasera.